Produzione
Informazioni e riferimenti tecnici
Studio
Tecnica
Abbiamo 4 spazi interconnessi via TSN/AVB alle macchine che risiedono in un apposito locale indipendente. Ogni spazio può essere adibito a diverse funzioni.
Nello spazio più grande la dotazione tecnica include uno schermo di proiezione con diagonale di oltre 4 metri e un sistema audio 7.1.4 per la finalizzazione musicale di progetti cinematografici. L’esperienza sonora è vicina a quella di un vero cinema grazie all’impiego di un impianto audio in bass management con driver a tromba, proprio come avviene nei cinema.
In tutti gli spazi c’è l’aria condizionata. L’accesso a Internet avviene mediante fibra ottica a 1 Gbps. Disponiamo di vari servizi di archiviazione dati sia in locale che in cloud, anche per la condivisione di file audio e video con i clienti.
Il progetto dello studio è dell’architetto Michela Casazza.
Strumenti musicali: Steinway & Sons – Model D, Schimmel Pianoforte verticale, Batteria Yamaha 9000 Custom, Fender Rhodes Stage Piano, Kawai EP-308 Stage Piano, Nord Stage 2 88UX, Yamaha SY77, Yamaha TX802, Roland MKS-50, Roland D-550, Roland U-220, Novation Nova, master keyboard Novation SL61 MKIII, amplificatore monitor per basso Gallien Krueger 200MB.
Siamo attrezzati per l’acquisizione di nastri analogici e di dischi in vinile.
Sistemi d'ascolto: Quested, Meyer Sound, TT+
Conversione: Weiss, Aphex, Prism Sound
Microfoni: Schoeps, DPA, Neumann, AKG, sE Electronics, Fostex, Shure, Sennheiser, Revox
Proiezione: Epson Laser
Storia
Dal 1997, ininterrottamente
Lo studio è stato costruito nel 1997 su progetto dell'architetto Michela Casazza, co-fondatrice di Tranquilo insieme a Stefano Barzan.
L’idea di realizzare uno studio con caratteristiche funzionali e dimensionali innovative per l’epoca nasce in un momento in cui i grandi studi tradizionali iniziavano a confrontarsi con i cambiamenti scatenati dalla rivoluzione digitale, che – tra le tante novità – offriva i presupposti per la diffusione delle piccole realtà, oggi conosciute come home recording studio.
Gli home studio potevano essere attrezzati con agili tecnologie digitali, ma non disponevano di isolamento e trattamento acustico adeguati nemmeno alle più elementari esigenze della registrazione audio. I grandi studi, invece, concepiti per ospitare organici numerosi e attrezzature di livello industriale, faticavano ad adottare un nuovo stile di produzione in cui risorse tecniche, umane e tempi di reazione garantissero velocità, flessibilità e costi operativi allineati ai nuovi standard.
Serviva un nuovo modello tecnico e architettonico che unisse piccole e grandi attenzioni, dando forma a una formula che allora non esisteva. Serviva un punto di incontro tra domanda e offerta, con attrezzature, spazi, persone e un flusso di lavoro adatti alle nuove esigenze, mantenendo standard tecnici elevati e professionisti qualificati.
Dopo un’importante fase di gestazione nacque il progetto dello Studio Tranquilo, che ancora oggi non mostra i segni del tempo e continua ad associare il proprio nome a produzioni di qualità in molti settori musicali, con artisti affermati e numerosi talenti indipendenti.
Mastering ed Audio Digitale
Cambiano i tempi, gli strumenti ed i costi
Abbiamo iniziato ad occuparci di mastering nel 1997, quando le prime macchine digitali dovevano rivaleggiare con il suono dei dispositivi analogici. Era necessario investire grosse somme: Sonic Solution, Penny+Giles, z-Sys, Weiss. Strumenti che non era facile neppure reperire, al punto da costringerci a commissionare la costruzione "custom" di apparecchi che non esistevano!
Come per tutte le macchine, progettazione, qualità dei componenti e della realizzazione erano variabili discriminanti. La tecnologia digitale era complessa ed insidiosa e andava affrontata con consapevolezza. La praticità e la fluidità del flusso di lavoro che un dispositivo digitale consentivano, ci avevano già convinti che il futuro sarebbe stato "digitale".
Ogni tecnologia ha limiti e potenzialità. Il traguardo è lo stesso per tutti: il suono, che è il mezzo che può fare decollare la musica.
La musica si sviluppa nel tempo
Non fidarti del paragone A/B
Pensare alla musica come ad un fenomeno istantaneo è un grosso errore. La musica si sviluppa grazie al tempo che trascorre e valutare il suono giudicandolo in pochi secondi significa solamente non avere come obiettivo "il fine" ma solamente "il mezzo". Il suono è un fenomeno fisico ma la musica è un fenomeno espressivo, comunicativo, sociale.
Per scegliere bene
La differenza non la fa il prezzo ma il know-how
Chi ha dimestichezza con le tecnologie di un moderno studio di registrazione, sa che servono ottimi microfoni, preamplificatori ad alto headroom, convertitori allo stato dell'arte, generatori di word clock stabili, eccetera, eccetera.
Ma bisogna considerare anche competenze ed esperienza necessarie per ricavare da queste tecnologie i risultati attesi per ogni tipo di produzione che si sta affrontando.
Posizionare ad arte un array di 6, 10 o 40 microfoni è un lavoro da artigiano esperto, come lo è riconoscere la differenza tra il suono di una sinfonia di Mozart ed una di Brahms, come lo è sfruttare o nascondere i pregi ed i difetti di un ambiente in cui riprendere un concerto.
Questa è la base e proprio per l'importanza di questi aspetti e le variabili in gioco, non esiste la concorrenza nel nostro settore, ma esistono diverse personalità tecniche e diverse sensibilità musicali.
Il nostro interlocutore non giudica valutando il prezzo perché non è quello del prezzo (più basso) il criterio che garantirà di spendere bene il proprio budget.
Produzione musicale
La tecnologia è affascinante ma se supera il motivo per cui esiste facciamo volentieri un passo indietro
Un progetto musicale merita il lavoro di persone preparate, appassionate e disponibili a comprendere l'universo musicale di ogni artista, ed a concretizzarlo con il suo suono.
Le tecniche operative sono molteplici ed è importante conoscerle per scegliere quelle più adatte a soddisfare esigenze espressive e budget.
Se la musica ha una trama complessa e stratificata, come nel caso della musica sinfonica, è importante che ci sia un assistente musicale che condivida il gusto musicale del direttore artistico e che sia preparato ad affiancarlo nelle stesse sfide che lui affronta.
Pretendiamo dalle nostre macchine precisione ed affidabilità. Puntiamo all'eccellenza e le tecnologie in questo ci aiutano. Siamo bene attrezzati e se serve qualcosa (o molto) di più possiamo procurarlo.
Essere all'avanguardia per noi, significa favorire l'espressione artistica e non disperderla in un flusso tecnologico troppo complesso.
Upsampling sì o no?
Serve una visione aperta
Nel nostro campo aggiornarsi è essenziale perchè la velocità del progresso può generare reatggi e far commettere errori, resistenze o scelte affrettate.
Anche se una registrazione nasce in un formato, la sua elaborazione può richiederne un altro con limiti più estesi.
Molti credono ancora che un file a 44.1 KHz / 16 bit non possa “crescere” digitalmente. Non è così: le operazioni numeriche producono quasi sempre numeri più grandi che per essere descritti e memorizzati senza perdite, necessitano di parole digitali più grandi, ovvero più bit. Certi processi, se confinati nei limiti della frequenza di compionamento originale, producono distorsioni ed artefatti davvero poco gradevoli.
La scienza fornisce certezze, ma ciò che emoziona l’orecchio e il cuore sfugge alle formule.
E così un file audio originariamente in risoluzione standard (ad esempio in formato CD 44/16), può subire lavorazioni digitali con cui "crescere" ed avere alla fine, frequenza di compionamento e numero di bit più alti.
Il Suono
Ogni tecnico del suono dovrebbe saperlo
Il suono esiste senza tecnologia.
È la musicalità che dà la vita ai suoni.
Il ritmo è la base della percezione musicale.
L'espressione non dipende solo dal volume.
Carattere e personalità rendono la musica unica e varia.
Quindi, la qualità percepita del suono è tutto ciò che lo rende espressivo, originale, vario.
Se sei un musicista, non cercare un suono solo "bello", ma un suono che esprima la tua musicalità. Solo allora sarà perfetto per te.
La musica classica vive nella performance dal vivo: fissarne l’interpretazione su un supporto significa cogliere un’opportunità unica.
La registrazione sonora è inevitabilmente anche un filtro, ma se ben compreso diventa anch'essa una opportunità. Il suono va studiato e trattato con strategia per trasformare ogni sfumatura in un elemento di interesse. Il risultato? Un carattere unico e riconoscibile.
L’ascolto deve essere una esperienza coinvolgente, mai monotona. Molti mix sacrificano colori e dinamica per una compattezza immediata, ma ciò affatica e annoia.
La biodiversità sonora va esaltata per mantenere sempre viva l’espressività dell’esecuzione.
Produrre Musica
È un lavoro serio!
Anche tu, come noi, non credi nei progetti "lampo" e neppure nella musica "usa e getta" ma capita che gli artisti siano talvolta vittime di meccanismi spietati e troppo veloci.
Sviluppare un progetto musicale richiede lavoro, tempo e convinzione e per questo è importante spendere bene le proprie risorse.
Artisti con talento e progetti con solide basi.
Amiamo produrre musica in questo modo.
Scrivici spiegando le caratteristiche del progetto che vuoi realizzare, su quanti brani vuoi lavorare, qual'è l'organico del gruppo ed il budget che hai da investire.
Ti aiuteremo a definire il miglior piano di produzione per te.
I cori
Emozione e tradizione
Amiamo il canto corale.
Abbiamo prodotto decine di album di cori italiani e siamo stati pionieri nelle produzioni audio/video. Conosciamo bene le esigenze dei cori e sappiamo che ogni coro ha una sua unica personalità. Offriamo servizi dedicati ai cori per tutte le fasi della produzione.